Quali rischi si corrono?
E’ provato scientificamente che inalare fibre di amianto è pericoloso per la salute.
Da quando vige in Italia il divieto di produzione e utilizzo di tale materiale (1992), la maggior parte del rischio è limitato alla presenza sul territorio di strutture edilizie o impianti realizzati con materiali contenenti amianto precedentemente all’entrata in vigore del divieto.
E’ importante sapere che la presenza di materiali contenenti amianto diventa pericolosa per la salute unicamente quando sussiste la concreta possibilità che dagli stessi si verifichi un rilascio di fibre dalla matrice.
Questa condizione si può verificare per degradazione del materiale, oppure accidentalmente, in caso di rottura delle lastre dovuta a un atto vandalico o, per esempio, ad un evento meteorico importante.
Cosa devo fare se nella mia proprietà ci sono strutture o elementi contenenti amianto?
La prima cosa da fare è verificare l’effettivo grado di rischio connesso alla presenza del materiale contenente amianto.
Le Regione Emilia Romagna ha proposto un metodo speditivo di valutazione dello stato di conservazione del materiale che consente anche ai privati cittadini di attribuire un punteggio al proprio materiale che esprime, complessivamente, la probabilità che dallo stesso si liberino fibre di amianto. In funzione del punteggio ottenuto, il metodo regionale guida il proprietario nell’assumere le decisioni più opportune per la corretta gestione del materiale: mantenimento e monitoraggio periodico o bonifica.
E’ importante sapere che se l’amianto non è in matrice compatta (es lastra di eternit, copertura, cisterna) ma friabile (come nel caso del rivestimento di un impianto termico o frigorifero) devo comunicarlo immediatamente all’AUSL di zona.
Quali obblighi sussistono in capo al proprietario?
Le attività economiche e produttive, siano esse proprietarie o semplici utilizzatrici dell’immobile nel quale è presente l’amianto, hanno l’obbligo di:
- verificare periodicamente lo stato di conservazione del materiale al fine di valutare il livello di rischio ad esso associabile;
- nominare una figura con compiti di Responsabile del controllo del materiale e del coordinamento delle attività di manutenzione dello stesso;
- redigere e mantenere aggiornato un Piano di manutenzione e controllo del materiale che, a partire dalla valutazione dello stato di conservazione del materiale, nonché dall’analisi delle possibili interferenze con lo stesso, contenga le indicazioni di sicurezza per gli utilizzatori e i visitatori della struttura, nonché le misure da adottare in caso di interventi di manutenzione dell’edificio che interessino il materiale contenente amianto direttamente, indirettamente o accidentalmente.
La norma di riferimento è il D.M. 6/9/1994.
Tali obblighi sussistono anche nel caso in cui il materiale sia stato oggetto di confinamento o incapsulamento per aumentarne la sicurezza. In tal caso, per la verifica dello stato di conservazione è opportuno riferirsi al D.M. 20/8/1999.
Se sono un privato cittadino la legge non mi impone alcun obbligo. Sono però chiamato ad una gestione responsabile delle mie proprietà, volta a garantire la salubrità dell’ambiente in cui vivo sia per me e i miei familiari, sia per chi mi vive accanto. Pertanto il Comune di Savignano sul Panaro promuove da diversi anni la pratica del “censimento volontario” delle strutture contenenti amianto, affinché anche i privati cittadini, attuando volontariamente le stesse attività previste per le attività produttive, attivino programmi di verifica periodica, manutenzione e controllo dell’amianto presente nei loro ambienti di vita, e provvedano, nel tempo, a bonificarlo.
E’ importante sapere che non è obbligatorio comunicare questi adempimenti a Comune o AUSL, qualora gli stessi Enti non lo richiedano. E’ però auspicabile, in quanto la massima diffusione delle informazioni sulla presenza di amianto nel territorio (quantitativi, grado di deterioramento, riferimenti dei responsabili del controllo….) consente una maggiore efficacia dell’azione delle istituzioni per la pianificazione di iniziative e interventi o per la gestione del rischio in caso di calamità naturale.
A chi posso rivolgermi per la manutenzione, la bonifica e lo smaltimento?
E’ molto importante, in caso di lavori di confinamento, incapsulamento o bonifica, o anche solo per la semplice manutenzione periodica del materiale, rivolgersi a ditte specializzate affinché sia garantita la corretta protezione sia dei lavori sia delle persone all’intorno del cantiere. Pertanto è altamente sconsigliabile svolgere lavori in autonomia o attuare altri espedienti “per risparmiare”.
In genere, le ditte specializzate per i lavori su materiali contenenti amianto sono anche registrate all’Albo nazionale gestori ambientali alla cat. 10, requisito necessario affinché sia garantito il corretto smaltimento del materiale.
Per valutare eventuali interventi di bonifica, conviene informarsi sulla disponibilità di finanziamenti che, periodicamente, vengono messi a disposizione, delle Ditte o dei Privati, dallo stato o da altri Enti (INAIL, Regione….) .
Se sono un privato cittadino e ho bisogno di smaltire piccoli quanitativi (una piccola cisterna, poche lastre di eternit o similari) posso avvalermi del servizio gratuito di ritiro a domicilio del materiale. Trovo le indicazioni per attivare la procedura sul sito del Comune di Savignano, o del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL .
A chi posso rivolgermi per segnalare situazioni che mi preoccupano?
Gli Enti hanno bisogno di alcune informazioni fondamentali per poter approfondire il problema. Si può trasmettere segnalazione al Comune, utilizzando l'apposito modulo scaricabile qui. E' garantita la riservatezza dei dati personali.
Cosa fa il Comune?
Primariamente, il Comune si preoccupa di controllare, mantenere e valutare periodicamente lo stato di conservazione delle proprie strutture contenenti amianto.
Negli ultimi anni è stata rimossa la copertura del cimitero comunale e, con l’aiuto del gruppo Alpini locale, è stata bonificata la copertura della Casetta del parco di Mulino. Attualmente, tra le strutture comunali o ad uso pubblico, si rileva la presenza di amianto presso la Casa della Cultura e presso il Magazzino comunale. La copertura della Casa della Cultura è incapsulata, e viene periodicamente verificata e mantenuta. La copertura del Magazzino comunale, anche se attualmente in buono stato, dovrà essere rimossa: a tal fine è stato ottenuto un contributo statale per finanziare la progettazione dell’intervento.
Il Comune si preoccupa inoltre di verificare le segnalazioni di amianto sul territorio, in collaborazione con l’AUSL, di vigilare sull’adempimento degli obblighi di legge da parte delle attività produttive e di promuovere una maggiore consapevolezza generale della problematica.
Cosa fa la Regione?
Una sintesi delle azioni portate avanti fino ad ora è disponibile qui.
Link utili
Regione Emilia Romagna - indicazioni ai cittadini in applicazione al Piano regionale amianto