Si parla spesso di coinvolgimento dei cittadini, di partecipazione. Ma,
per usare un detto famoso, fra il dire e il fare c’è di mezzo...
Il Comune di Savignano ci prova con un
progetto sperimentale, su un argomento molto sentito e con la
collaborazione di esperti che aiutino a capire meglio i meccanismi della
partecipazione.
Il titolo è: Azione-pilota di progettazione partecipata per il
miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza degli assi stradali
alberati.
Ma è solo la terminologia tecnica ad uso interno.
In realtà si tratta di una cosa molto semplice con lo scopo
di essere anche efficace.
In poche parole: il Comune vuole fare un progetto per migliorare
l’accesso e la sicurezza in alcuni luoghi, e precisamente nei viali
alberati di via Galdello, viale Emilia Romagna, via Foscolo,
viale Michelangelo e nella zona artigianale di Formica.
Ma per definire i contenuti di questo progetto vuole sentire cosa ne
pensano i cittadini: intanto perché in quei luoghi ci abitano loro e le
soluzioni se le devono sorbire soprattutto loro;
infine perché conoscono bene i problemi di viabilità e di sicurezza
in strade che fanno più volte al giorno.
E poi, diciamolo, non fa piacere aprire la finestra al mattino e vedere
qualcuno che ci sconvolge il marciapiede davanti a casa.
Sulla questione saranno coinvolti gruppi organizzati, singoli cittadini,
istituzioni pubbliche, che diranno le loro esigenze, daranno
suggerimenti, esprimeranno opinioni.
Saranno distribuiti questionari, ci saranno incontri.
Un gruppo di coordinamento farà una relazione di ciò che emergerà,
che sarà presentata a tutta la cittadinanza in un momento pubblico.
Gli esperti scrivono: Obiettivi del progetto: 1) diffondere informazioni
(scopi, metodologie, contenuti, tempi e costi) in merito alle
trasformazioni attese (sulla viabilità nei luoghi detti -n.d.r.);
2) approfondire le esigenze e i bisogni dei cittadini relativamente ai temi
in discussione e favorire l’affioramento di punti di vista e interessi
scarsamente rappresentati; 3) stimolare la creatività diffusa e
valorizzare il sapere locale, spesso complementare a quello tecnico.
In conclusione: il progetto di miglioramento di quei viali viene fatto
insieme ai cittadini, quindi viene presentato per un’ultima verifica e
si parte con i lavori.